giovedì 6 ottobre 2011

Mi sento offeso

[...]in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line potrà arrogarsi il diritto di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.[...]

Tratto dal comunicato del 4 ottobre apparso su Wikipedia Italia.

Dopo il putiferio degli ultimi giorni ho deciso delle importanti modifiche da apportare alla mia vita. Qualora mi sentissi offeso dall'atteggiamento di chiunque, obbligherò a rettificare ogni informazione che mi disturba.

Mi sento offeso dal Parlamento.

Mi sento offeso da ogni battuta dei nostri discutibili politicanti, in quanto offende la mia dignità di cittadino italiano.

Mi sento offeso quando chi distrugge l'Italia, rendendola sempre più un cesso, dichiara candidamente di "voler lasciare questo posto di merda"

Mi sento offeso ogni giorno vedrò che gli Italiani continuano serenamente a far finta di niente.

Mi sento offeso quando torno a casa con 6 ore di ritardo perché non ci sono fondi per i trasporti pubblici.

Mi sento offeso dalle dichiarazioni della Lega Nord, partito del parlamento ITALIANO, che mira alla separazione dell'Italia.

Mi sento offeso da persone che pensano a cose stile "forza gnocca" in un periodo di crisi allucinante.

Mi sento offeso dalla politica nelle TV

Mi sento offeso dai tagli all'istruzione pubblica

Mi sento offeso dai tagli alla sanità pubblica

Mi sento offeso dai tagli alla ricerca

Mi sento offeso dai tagli alla cultura, all'arte

Mi sento offeso dai tagli al nostro libero pensiero

Mi sento offeso da una giustizia che è tutto fuorchè giusta

Mi sento indignato da tantissime piccole cose di questa squallida realtà, e PRETENDERO' che tutto ciò che mi offende venga RETTIFICATO entro 48 ore...


mercoledì 5 ottobre 2011

Ora Basta

Ogni persona (in Italia) potrà deliberatamente sentirsi offesa da ogni parola trovata sul web e, segnalandola, senza alcun giudizio di un terzo, può richiedere la rimozione forzata di qualunque cosa giudichi offensiva.
Questo non è uno scenario post-apocalittico, né un estratto di 1984, è purtroppo, la mera attualità.
Per cui concludo con un piccolo invito ai blogger di tutt'Italia, invitandoli ad usufruire di questi ultimi momenti di "libertà" per scatenare l'inferno sulla rete. Internet è libertà di espressione creativa, e seppur pieno di inutilità assurde, spazzatura varia e bande di ignoranti, continua ad essere una risorsa che attesta che non siamo ancora tutti schiavi.
E' consuetudine tappare la bocca quando si ha qualcosa da nascondere.
E' buona norma ribellarsi, quando si minano le basi morali della nostra pseudo-società democratica.